Le infrastrutture connesse - le “smart road” capaci di “dialogare” con i veicoli e viceversa - hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui ci muoviamo, rendendo la mobilità stradale più efficiente, sicura e sostenibile. Il World Economic Forum, con l’iniziativa sulla guida autonoma DRIVE-A, ha identificato sei azioni chiave per sfruttare al meglio il potenziale delle infrastrutture stradali intelligenti:

  • Puntare a una maggiore collaborazione pubblico-privato: il progresso delle infrastrutture intelligenti richiede uno sforzo di collaborazione tra i diversi attori coinvolti, che contribuiscono a costruire una rete di infrastrutture intelligenti solida, coesa e inclusiva. Per questo però, secondo il WEF, è indispensabile far progredire l’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici richiesta dalla transizione all’elettrificazione.
  • Rendere i dati più accessibili: per sfruttare i vantaggi dell’infrastruttura intelligente, la condivisione dei dati è essenziale; ad esempio, la tecnologia è già in grado di informare le auto e gli utenti su situazioni pericolose in tempo reale. Ma per sfruttare al meglio questa tecnologia nella vita quotidiana, serve una maggiore condivisione collaborativa dei dati, attraverso partnership tra diversi soggetti e accordi sui processi di gestione e condivisione dei dati.
  • Definire standard unificati per le infrastrutture intelligenti: per creare una rete di trasporti più interconnessa servono standard e protocolli unificati, che consentano a diversi attori di fornire servizi attraverso vari tipi di infrastrutture, a vantaggio delle imprese e dei cittadini.
  • Migliorare l’integrazione tra veicoli intelligenti e infrastrutture intelligenti: una buona integrazione consente inoltre all’ecosistema di raccogliere feedback dagli utenti tramite l’interfaccia uomo-macchina dell’auto per garantire dati più accurati (ad esempio, sulla disponibilità di parcheggio).
  • Ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture: garantire un utilizzo ottimale delle “smart road” è fondamentale per ridurre i costi e aumentare la sostenibilità finanziaria, grazie a una più attenta progettazione e ubicazione delle infrastrutture smart.
  • Incentivare le collaborazioni mirate: secondo il WEF, le collaborazioni pubblico-privato dovrebbero affrontare sfide concrete di mobilità (ad esempio, la ricarica di veicoli elettrici per i servizi di delivery in città, o il parcheggio in aree congestionate). Questo approccio contribuisce a garantire un chiaro valore sociale ed economico, e crea un circolo virtuoso incentivando altre collaborazioni e buone pratiche.

Vuoi saperne di più sulle “smart road” e infrastrutture intelligenti? Scopri l’iniziativa “Automotive in the Software-Driven Era” del World Economic Forum qui.

30 aprile 2024