
Un motore per due direzioni
Poiché un motore elettrico è costruito fondamentalmente come un generatore, in molte applicazioni la stessa macchina può essere usata a volte come generatore, a volte come motore. Questa reversibilità è utilizzata anche dalle centrali con sistema di pompaggio, come suggerisce il nome: nei periodi di basso consumo, l’elettricità prodotta in eccesso viene usata per pompare l’acqua in un serbatoio posto più in alto. I gruppi turbina, che sono utilizzati per generare energia elettrica nella modalità generatore, lavoreranno quindi come motore per pompare l’acqua nel serbatoio.
Questo principio è utilizzato anche al di fuori delle centrali elettriche: i motori che mettono le auto e i treni elettrici in movimento possono infatti invertire il funzionamento per recuperare energia in fase di rilascio e frenata. In tutte le fasi di funzionamento passive, il motore elettrico inverte il suo funzionamento e invece di cedere energia mettendo in movimento le ruote, si trasforma in alternatore recuperando l’energia cinetica ricevuta dalle ruote per generare corrente elettrica che viene poi inviata alla batteria o al motore stesso. Il risultato è un effetto frenante.

Non tutta l’elettricità è uguale
Dal 1987, l’energia elettrica che esce dalle prese europee è una corrente alternata. Ha un valore di tensione di 230 volt e una frequenza pari a 50Hz. Serve per alimentare l’aspirapolvere, il computer, il frigorifero e altri elettrodomestici. La corrente alternata è un tipo di corrente elettrica caratterizzata da un alternarsi di pulsazioni positive e negative: significa che il flusso di elettroni lungo un conduttore, ad es. un filo di rame, inverte la propria direzione continuativamente nel tempo. Ma la frequenza può essere anche diversa, per esempio nel caso della trazione ferroviaria. La Ferrovia Retica richiede una corrente alternata con una frequenza pari a 16 2/3 Hz. Per regolare la frequenza è necessario utilizzare i cosiddetti convertitori di frequenza.
Ma non esiste solo la corrente alternata. La corrente continua è caratterizzata da un flusso di elettroni di direzione costante nel tempo. I telefoni cellulari e i computer portatili funzionano con la corrente continua. Per questo motivo, per caricarli è necessario collegarli alla presa elettrica usando un caricatore che trasforma la corrente alternata in corrente continua. Le celle solari e le turbine eoliche producono peraltro corrente continua. Affinché possa essere immessa nella rete sono necessari i cosiddetti inverter.
Infine esiste anche la corrente trifase. Si tratta di una corrente alternata, ma con tre fasi invece di due. La corrente trifase è adatta per le applicazioni che richiedono potenze maggiori, ad esempio per i fornelli o le auto elettriche.