È in corso dal 6 al 18 marzo l’88° Salone dell’auto di Ginevra, tema centrale di quest’anno il futuro tutto elettrico del comparto automotive.

Normative statali ed europee rendono sempre più difficile e costoso produrre motori a gasolio, proprio per questo le case automobilistiche decidono di puntare, nel breve periodo, sulla tecnologia ibrida, ibrida plug-in e mild hybrid mentre nel lungo la prospettiva sembra chiara: full electric.

Anche i consumatori scelgono sempre di più l’elettrico in parte grazie agli sgravi fiscali, messi a punto dai Governi, in parte grazie a una sempre maggiore autonomia delle vetture che, secondo l’Automotive Electrification Index, è passata dai 7,3 milioni di Km del primo trimestre 2013 ai 47,5 Km del secondo trimestre 2017, permettendo ai driver elettrici di coprire distanze sempre più lunghe.

Non solo sgravi fiscali e innovazione da parte delle case automobilistiche ma anche implementazione di circuiti necessari a garantire l’approvvigionamento delle auto elettriche, è quanto ha messo in campo con Ionity il gruppo formato da Bmw, Daimler, Ford e Volkswagen.

È proprio Volkswagen a investire di più nel nuovo comparto dell’elettrico. Si stima che la casa tedesca, appena uscita dallo scandalo Dieselgate, investirà 34 miliardi di euro entro il 2022 nella mobilità sostenibile.

Non da meno la risposta di Bmw che lancerà, entro il 2025, 25 modelli elettrici e infine Renault e Nissan che, unite dallo scorso anno nel progetto Drive the Future progettano di immettere entro il 2022 nel mercato 8 nuovi modelli EV e 12 ibridi Plug-in.

Non solo Europa, l’Asia, da sempre gigante nel mercato dell’elettrico, chiude la lista delle nuove proposte con i coreani di Hyundai e Kia impegnati entro il 2025 nel lancio rispettivamente di 18 e 16 nuovi modelli elettrici.

13 marzo 2018