Saranno (anche) i borghi le nuove smart city? Pare proprio di sì, grazie a Smarter Italy, il programma del Ministero dello Sviluppo economico, dell'Università e della Ricerca e del Ministero per l’Innovazione tecnologica e digitalizzazione, che punta a migliorare la vita delle comunità locali attraverso la sperimentazione nei territori di soluzioni tecnologiche innovative in quattro ambiti: mobilità, ambiente, benessere della persona e beni culturali. 

Il programma parte con l’adesione di 23 Comuni, di cui 12 piccoli centri, tra i 3.000 e i 60mila abitanti. Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina e Sestri Levante: ecco i 12 “Borghi del Futuro”, che diventeranno laboratori di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini.

Il programma, che dispone di 90 milioni di euro, si basa sullo strumento degli "appalti innovativi" con cui lo Stato non acquista prodotti o servizi standardizzati disponibili sul mercato, ma stimola operatori e imprese a creare soluzioni basate su tecnologie emergenti per rispondere concretamente ai fabbisogni espressi dalle realtà territoriali.   

Gli ambiti di intervento? La “smart mobility”, per soluzioni innovative per il trasporto di merci e persone nelle aree urbane; la valorizzazione dei beni culturali dei territori; l’ambito del benessere psicofisico dei cittadini; la protezione dell’ambiente.

Un’opportunità per portare a nuova vita i piccoli centri, offrendo nuovi servizi innovativi ai cittadini: i borghi diventano laboratori dove si sperimenta il futuro.

 

2 febbraio 2021