Alessandro e il tentativo di reclutare l’intervistatore
Oggi intervisto Alessandro Geria, uno dei nostri consulenti più giovani. E il suo entusiasmo è contagioso.
Oggi intervisto Alessandro Geria, uno dei nostri consulenti più giovani. E il suo entusiasmo è contagioso.
Presentati.
Sono Alessandro Geria, ho 32 anni. Lavoro in Repower dal 2012. Ho una compagna… non so cos’altro dirti, mi sento un alcolista anonimo!
Una storia che ti ha colpito?
Quella di Giovanni, il mio manager. La sua storia mi piace perché ha sempre rilanciato nella vita. Lo ammiro perché si è fatto da solo: e per me una persona di successo è una che al successo ci è arrivata con le sue sole forze.
Come sono stati i primi mesi in Repower?
Duri. Io mi sono licenziato da un impiego con contratto a tempo indeterminato e ho fatto un salto nel vuoto lasciandolo per passare a Repower: è stata davvero una scommessa. All’inizio fare il consulente è un continuo up and down e se non hai una persona che ti prende per mano lo sconforto è dietro l’angolo.
Qual era la difficoltà principale?
Non riuscivo a fissare appuntamenti, all’inizio. Poi di colpo ho iniziato a ottenerne uno dietro l’altro. Però se nella fase iniziale non avessi avuto Giovanni al mio fianco, oggi sicuramente non sarei qui… mi sarei scoraggiato e avrei mollato – non perché non avessi già capito il valore di Repower o non mi sentissi capace di fare questo lavoro, ma perché nella fase iniziale è importante essere indirizzato e guidato.
In che cosa ti soddisfa il tuo lavoro e in che cosa non ti soddisfa?
Non saprei dirti in che cosa non mi soddisfa… Probabilmente ci sarà qualcosa, ma in questo momento sono talmente tante le cose che mi rendono felice che se anche ce ne fosse una che non va… non avrebbe importanza. Voglio dire: tu hai mai valutato l’ipotesi di diventare consulente Repower?
Mmm… no.
Allora pensaci! Secondo me questo è il lavoro più bello del mondo: ti permette di conoscere sempre nuove persone, di muoverti, di gestire il tuo tempo, di poter risolvere i problemi dei clienti dando loro supporto costante…
Alessandro Geria
Che cosa ti piace del rapporto con il cliente?
Mi piace mantenere le promesse fatte.
Che cosa dice la tua famiglia del tuo lavoro?
Credo siano contenti di vedermi contento. Sicuramente Elena, la mia compagna, paga lo scotto del lavoro autonomo… perché in alcuni periodi mi capita di lavorare sabato e domenica. Però penso che anche lei sia contenta del mio lavoro. Forse dovresti intervistare anche lei. Ormai conosce Repower meglio di me!
Qual è la parola che dici più spesso nel corso della giornata?
Non saprei se è “Repower” o “Elena”.
L’esperienza lavorativa più soddisfacente nell’ultimo anno?
La termografia.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mi piacerebbe diventare manager per restituire quello che Giovanni e Franco, i miei manager, mi hanno dato in questi anni. Mi piacerebbe guidare delle persone come loro hanno guidato me.
Alessandro ha realizzato il suo progetto: poche settimane dopo l'intervista, è diventato manager.