novembre 2020

 

Definiti uffici del futuro, gli spazi di coworking stanno disegnando un nuovo modo di lavorare, per professionisti e aziende. Copernico da oltre 10 anni mette a disposizione spazi di lavoro flessibile con al centro le persone, offrendo la possibilità di coniugare esigenze lavorative, efficienze e altri fattori produttivi come sostenibilità, scambio culturale e formazione costante.

Per la loro fornitura di energia elettrica hanno scelto Verde Dentro, Luca Pasqualotto - AD di Copernico - ci ha spiegato perché.

 

Come nasce Copernico e su cosa ha scelto di puntare?

Dopo una decennale esperienza nel settore degli uffici flessibili, nel 2015 abbiamo aperto il primo centro Copernico a Milano, in via Copernico 38 appunto, nei pressi della Stazione Centrale. In poco tempo il progetto ha riscosso molto successo e alla fine dello stesso anno abbiamo deciso di fare uno spin-off dall’azienda che ci aveva tenuti in pancia come start up e creare una realtà che si occupasse unicamente di spazi di lavoro. Da allora Copernico rivalorizza e gestisce immobili già esistenti, riprogettandoli perché diventino luoghi di lavoro stimolanti e funzionali, pensati per le esigenze di connessione, flessibilità, funzionalità e sicurezza dei lavoratori moderni. Abbiamo dato vita a una rivoluzione!

 

Spazi diffusi di coworking e uffici flessibili: per chi sono pensati e cosa offrono?

L’idea alla base è generare opportunità e benessere per le persone e le aziende che ogni giorno vivono lo spazio di lavoro. La nostra mission è offrire ad aziende di ogni settore e grandezza – start up, professionisti e freelance – un “pacchetto” composto da 3 dimensioni. Una hardware, rappresentata da spazi di design efficienti, personalizzabili e funzionali alle attività che devono essere svolte. Questa dimensione è composta da ambienti riservati come uffici e sale riunioni che favoriscono privacy e concentrazione e aree social come lounge, giardini, terrazze e bar Me.nu, dove si possono incontrare altre persone e lavorare in un contesto dinamico e informale. E altri spazi come il coworking dove condividere l’ambiente di lavoro e le esperienze professionali con altre realtà.
Su questo si innesta il nostro software, composto dai servizi di facility management messi a disposizione dei nostri clienti affinché possano pensare solo a far crescere il proprio business senza “lasciarsi distrarre” dalla gestione di un ufficio. A questo si aggiunge una dimensione più soft: la nostra community. Ci prendiamo cura di quasi 10.000 persone, ideiamo e realizziamo servizi, attività e progetti per farle sentire bene all’interno dei nostri spazi e sostenere il loro sviluppo. Fra queste, attività di matching o eventi di networking organizzati periodicamente, workshop di formazione gratuiti e non solo.
Attualmente gestiamo 14 centri a Milano, Roma, Torino, Bologna e Bruxelles e presto apriremo a Cagliari, Varese, Trieste e Assago all’interno del Centro Direzionale Milanofiori.

 

Emergenza sanitaria e smart working come (e se) possono influenzare il modo di percepire lo spazio lavorativo e incidere sulla vostra attività?

I luoghi di lavoro, anche grazie alla digitalizzazione, erano già al centro di un processo di trasformazione. Sempre più si avvertiva l’esigenza di passare dalla scrivania fissa a un luogo di lavoro flessibile, adattabile alle esigenze di persone e aziende. In termini di benessere in primis, ma anche di produttività, gestione e socialità. La pandemia, e il conseguente ricorso allo smart working, hanno accelerato questo processo.
Si può prevedere un cambiamento della concezione del luogo di lavoro, in cui spazio e servizi siano percepiti come stimoli per la persona e i risultati da raggiungere. Sicuramente, a fine pandemia si avrà bisogno di spazi salutari in cui sentirsi sicuri e dove potersi incontrare. Il digitale offre molte possibilità ma, soprattutto adesso, le persone avvertono la necessità di andare in ufficio e socializzare.

 

In che modo questo “ufficio del futuro” può cambiare il business, il territorio e, perché no, far bene all’ambiente?

Il business in un contesto di lavoro dove la logica del controllo lascia spazio a quella del raggiungimento del risultato può crescere esponenzialmente. Le persone vengono valutate per quello che fanno e quindi motivate a dare il meglio di sé. Avere spazi che agevolano la produttività è fondamentale per andare in questa direzione. Inoltre, in questo tipo di ufficio, l’imprenditore non deve preoccuparsi di nulla se non del proprio core business. Le possibilità di crescita professionale vengono stimolate dall’incontro con altre realtà e quindi altre professionalità. Questo favorisce la nascita di sinergie che possono tradursi in collaborazioni che aiutano la riuscita e accrescono le potenzialità di un progetto.
Abbiamo notato anche quanto le attività commerciali e la vita di quartiere traggano beneficio dalla vivacità e dall’energia positiva che le persone che lavorano da noi portano con sé.
Anche rispetto all’ambiente, i benefici sono diversi. Copernico per esempio non erode nuovo terreno per le sue costruzioni, ma riqualifica palazzi già esistenti, portandoli a nuova vita e cercando di migliorare anche la loro sostenibilità. La condivisione di spazi e risorse aiuta anche a limitare lo spreco di energia e l’inquinamento. I nostri centri sono tutti raggiungibili facilmente con mezzi pubblici e alimentati con energia verde. Abbiamo ridotto il consumo di plastica, invitando e aiutando i nostri clienti a fare la raccolta differenziata. Piccoli gesti dall’impatto significativo.

 

Utilizzate energia Verde Dentro: come intendete valorizzare e condividere questa scelta sostenibile?

Stiamo comunicando ai nostri stakeholder l’approccio più sostenibile e promuovendo la nostra scelta di utilizzare energia verde per alimentare i nostri centri. L’utilizzo di energia pulita è l’azione con maggiore impatto sull’ambiente, in termini di emissioni di CO2, e richiede l’impegno minore! Il nostro obiettivo è dare il più risalto possibile all’efficacia di questa scelta.