ottobre 2023
Fornire energia prodotta da fonti rinnovabili, elettrificare la mobilità, ottimizzare i consumi attraverso interventi di efficientamento. La via per la transizione energetica non può prescindere da questi ambiti. A ciò va aggiunto quello non meno importante dell’autoproduzione e dell’autoconsumo di energia elettrica per le realtà di medie dimensioni.
Con la volontà di essere presente su tutti i “territori” di questo cambiamento epocale, Repower è diventata di recente attiva anche nel fotovoltaico per le imprese, attraverso l’ingresso in Erreci, azienda accreditata e punto di riferimento nel fotovoltaico industriale da vent’anni, quando il fotovoltaico in Italia era agli albori.
Grazie a questa partnership, Repower ha implementato i propri servizi con SOLE. “Si tratta di una soluzione – spiega Pierpaolo Mezzanotte, Business Transformation Manager in Repower Italia – integrata a 360° nella realizzazione di impianti fotovoltaici, dalla progettazione all’installazione e consegna “chiavi in mano”. Il primo passo è un’analisi approfondita dei consumi e delle necessità del cliente, in modo da proporre una soluzione personalizzata. L’approccio tailor made si riflette anche nel mettere a disposizione diverse modalità di accesso all’energia solare: dalla vendita integrale al noleggio operativo attraverso una finanziaria. Saremo ulteriormente pronti all’inizio del 2024 con il cosiddetto fotovoltaico in bolletta, che permette di sostenere l’investimento in comode rate. E il supporto non si esaurisce al collaudo, ma prevede anche un servizio di manutenzione successiva e l’assistenza in tutte le fasi dell’l’iter burocratico-amministrativo di connessione, un valore aggiunto importante soprattutto per le piccole e medie imprese che non hanno al loro interno strutture preposte”.
Il vantaggio di un investimento di questo tipo è immediato e facilmente intuibile: “Autonomia energetica, ossia la possibilità di produrre e consumare energia, pulita e rinnovabile, abbattendo il prelievo dalla rete e quindi, di fatto, smettendo di essere condizionati dalle fluttuazioni del mercato e dal caro energia. Senza mai dimenticare la possibilità di guadagnare vendendo l’energia prodotta e non consumata”, conclude Mezzanotte.