Piste ciclabili, zone a traffico limitato, incentivi all’uso della mobilità dolce: il rapporto Comuni italiani e mobilità sostenibile: fotografia di oggi e sfide di domani di Motus-E e Class Onlus analizza i risultati di un questionario sottoposto a 112 Comuni da più di 20mila abitanti.

Iniziamo con una buona notizia: il 100% dei Comuni interpellati dichiara di aver intrapreso azioni di potenziamento della mobilità sostenibile, soprattutto piste ciclopedonali urbane (86%), ed extraurbane (50%), seguite da parcheggi per veicoli elettrici (48%), isole ambientali e agevolazioni per la sosta di veicoli elettrici (46%). Significativi anche gli interventi per favorire il trasporto pubblico locale elettrico e la creazione di servizi di sharing elettrico, attivati dal 92% dei Comuni sopra i 150 mila abitanti e dal 67% dei Comuni tra i 60 mila e i 150 mila abitanti.

Una buona maggioranza di Comuni (77%) ha introdotto zone a traffico limitato (ZTL), percentuale che sale al 100% se parliamo di grandi città. L’accesso a queste zone è per più legato all’esigenza di decongestionare il traffico in alcune fasce orarie della giornata, che a limitare l’accesso ai mezzi inquinanti. Il 93% dei Comuni intervistati ha già installato stazioni di ricarica per veicoli elettrici sul territorio.

Ma veniamo alle iniziative future: quasi tutti i Comuni hanno intenzione di intraprendere o potenziare azioni a sostegno della mobilità sostenibile. Le iniziative future riguardano soprattutto le infrastrutture, come la creazione o estensione di piste ciclabili in ambito urbano. Al secondo posto, l’acquisto o noleggio di mezzi elettrici da introdurre nelle flotte comunali. Nota meno positiva, ancora pochi Comuni pensano di promuovere criteri che premino i mezzi elettrici nelle gare d’appalto per i servizi di prossimità e per i servizi pubblici in generale.

Per quanto riguarda le zone a traffico limitato, il 72% dei Comuni intervistati non prevede che in futuro venga creato o modificato il regime ZTL a seguito della maggior presenza di veicoli elettrici. Chi lo farà prevede di istituire prevalentemente l’accesso gratuito ai veicoli elettrici e, in secondo luogo, il blocco o l’ingresso a pagamento dei mezzi endotermici. Il 42% dei Comuni ha previsto restrizioni all’accesso anche per il transito delle merci.

Tra le raccomandazioni indicate nel rapporto, elaborare una strategia unitaria a sostegno della mobilità sostenibile nei Comuni italiani; incrementare il numero di auto elettriche in uso ai Comuni per servizi di pubblica utilità, fissando obiettivi minimi; favorire l’elettrificazione di taxi e mezzi in sharing; porre per legge degli obblighi minimi ai Comuni in materia di zone a traffico limitato; rafforzare la presenza delle infrastrutture di ricarica pubbliche.

Il report completo si può scaricare qui.

8 aprile 2022