È la strada delle strade, una leggenda per generazioni di viaggiatori. Non possiamo andarci ora, ma possiamo sognarla. Stiamo parlando della Route 66, la più celebre strada degli Stati Uniti, costruita negli anni Venti per collegare Chicago a Santa Monica, in California. Permise a milioni di migranti del Midwest di raggiungere, attraverso sette Stati e gli spazi sconfinati d’America, la “terra promessa”: la California. Resa obsoleta dalle autostrade, la Route 66 è rimasta un mito.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile, National Geographic ha voluto riproporre il “viaggio dei viaggi” sulla celebre strada statunitense, ma in elettrico: il servizio We took the Great American Road Trip – in electric cars a cura di Craig Welch con le splendide foto di David Guttenfelder, vuole raccontare l’importanza della mobilità elettrica e delle fonti di energia rinnovabile per un futuro più sostenibile, anche negli USA.

Pur mettendo in guardia sull’utilizzo, ancora troppo diffuso, dei combustibili fossili, gli autori documentano con ottimismo la Green Energy Revolution che anche gli USA stanno vivendo. Basterebbe un dato, dell’Istituto nazionale di statistica: l’occupazione più richiesta per i prossimi dieci anni negli Stati Uniti sarà l’installatore di pannelli solari, la seconda il tecnico per turbine eoliche. La città di Berkeley ha eliminato il gas naturale come fonte di energia per le nuove costruzioni mentre Los Angeles vuole installare ventottomila stazioni per ricarica di veicoli elettrici nei prossimi otto anni.

Dai parchi eolici nel deserto del Mojave, al National Renewable Energy Laboratory di Denver, fino ai giovani ingegneri del Michigan, lo Stato dell’auto che ora sta pensando alla mobilità elettrica, il progetto svela le potenzialità degli Usa in termini di futuro sostenibile: le pianure del Nord, ad esempio, potrebbero vedere un aumento dell’elettricità da fonti eoliche dal 22% al 38% entro il 2050. Anche le auto elettriche stanno diventando sempre più cool per gli americani, anche se la rete fatica a decollare: con l’eccezione delle circa settecentocinquanta stazioni di ricarica superveloci di Tesla, negli Stati Uniti ci sono pochi posti in cui ricaricare rapidamente, mentre sono quasi centocinquantamila le stazioni di rifornimento per auto a benzina. Ma, aggiunge l’articolo, la maggior parte dei veicoli elettrici può essere ricaricata di notte, a casa. E Tesla, con la rete di ricarica rapida più solida del Paese, ha anche circa quattromila stazioni di ricarica più lente.

Il viaggio dei due autori lungo la Route 66 si conclude con ottimismo, il futuro può essere verde, anche negli Stati Uniti: «Gli americani sanno adattarsi velocemente ai cambiamenti, una volta convinti che il cambiamento è necessario e utile. Può accadere di nuovo».

21 aprile 2020