A causa del Coronavirus, sono tempi duri anche per la sharing mobility. Oltre che sulla salute pubblica, l’emergenza sanitaria sta infatti pesando sull’economia del Paese, in particolare sul settore dei trasporti. Con quali effetti? I mezzi pubblici sono sempre meno frequentati e, naturalmente, anche la mobilità condivisa, simbolo del trasporto del futuro, è in crisi.

Che cosa sta accadendo quindi nel mondo del car sharing? Come riporta Aniasa, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta il settore dell’autonoleggio, fino ai primi di marzo si ipotizzava un calo generalizzato del business del 30%. Tuttavia, a seguito dell’estensione della cosiddetta “zona rossa” a tutta Italia la situazione è in ulteriore peggioramento.

È vero che, rispetto ai mezzi pubblici, l'auto condivisa ha il vantaggio di potere essere adoperata da un singolo viaggiatore, eliminando così il rischio di assembramento e di prossimità con altre persone. Tuttavia il problema principale, che non è sfuggito alla maggior parte degli utilizzatori abituali di veicoli in sharing, risiede nell'igiene delle superfici delle vetture: il volante, la leva del cambio e il cruscotto, solo per citarne alcuni.

Per far fronte a questa problematica, in questi giorni Share Now (il servizio di car sharing di Daimler e Bmw) ha comunicato ai clienti che tutti i veicoli, non solo in Italia ma anche negli altri mercati europei, sono regolarmente disinfettati con prodotti specifici in aggiunta alla pulizia regolare.

C’è anche chi, come Sharengo, non si limita ad attivare misure eccezionali di sanificazione ma ha deciso di modificare il servizio proprio in funzione delle nuove sfide lanciate dal Covid-19: il servizio di car sharing elettrico tutto italiano ha annunciato il lancio di un nuovo servizio di mobilità. Di che si tratta? Un’auto elettrica sanificata, con gel disinfettante a bordo, per un uso personale e dedicato.

Come riferiscono i vertici della società, l’utente non pagherà più un costo al minuto come nel servizio abituale, ma sottoscriverà una forma di abbonamento mensile con la possibilità di scegliere diverse opzioni di tempo e di tariffe a sua disposizione. Le Sharengo dedicate a questo servizio avranno una livrea riconoscibile e diversa da quelle attualmente in circolazione. Inizialmente la sperimentazione partirà su Firenze per poi allargarsi a Roma e a Milano.

L’emergenza da Coronavirus sta costringendo le aziende e le persone a ripensare il proprio modo di vivere, di lavorare e anche di muoversi. In questo contesto, c’è già chi si è attivato per dare risposte a queste nuove esigenze, nel rispetto delle persone e delle regole del momento.

20 marzo 2020