Il documento programmatico steso da Lega e M5S al punto 27 sotto il titolo “Trasporti, Infrastrutture e Telecomunicazioni” mette in luce le prospettive desiderate sulla mobilità del futuro in Italia, sottolineando come il nostro Paese sia piuttosto indietro rispetto alle altre nazioni della Comunità Europea. Il Piano offre una serie di proposte, chiaramente ancora provvisorie, che definiscono le linee guida rivolte a un avvicinamento soprattutto amministrativo dell’Italia alla circolazione “pulita”.

Partendo dalla posizione della Sindaca di Roma Virginia Raggi sul progressivo abbandono del diesel nella Capitale fino al definitivo bando previsto per il 2024, il contratto prevede una serie di incentivi all’acquisto di autoveicoli elettrici e un graduale “abbandono” delle auto a gasolio e più in generale di tutti i veicoli inquinanti. Si legge testualmente: “In tema di mobilità sostenibile è necessario avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina, al fine di ridurre il numero di veicoli inquinanti e contribuire concretamente al conseguimento e miglioramento degli obiettivi contenuti nell’accordo di Parigi”.

Il piano si addentra anche nella spinosa questione degli incentivi, proponendo un sistema di concessione di bonus e di “meccanismi premiali” finalizzati all’adozione, da parte dei cittadini, di veicoli a basse emissioni di CO2 e di NOx: “Il contributo concesso, che dovrà essere attentamente aggiornato sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche, servirà anche come volano per il rafforzamento della presenza sul territorio di un sistema di vendita e dell’infrastruttura di ricarica”.

Un’attenzione particolare al Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica che «deve divenire uno strumento dinamico in grado di intercettare e risolvere in tempi rapidi le problematiche relative a eventuali carenze infrastrutturali, sia a livello nazionale che locale, per contribuire attivamente allo sviluppo della mobilità elettrica».

Non sappiamo ancora se questo Contratto di Governo sarà attuato e se ci saranno le condizioni per metterne in pratica le norme descritte, ma è comunque da sottolineare lo spazio dedicato al tema della mobilità elettrica, come significativa presa di coscienza da parte dello Stato dell’importanza del tema anche per la futura agenda del Paese.

17 maggio 2018