L'Italia si muove sempre più velocemente verso la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità presenti nell’Agenda 2030 e di quelli definiti nella governance ambientale nazionale. Il primo passo di questa transizione verso un’economia che si impegna a garantire la gestione, la conservazione e l'uso sostenibile delle risorse arriva dalla conferma del piano da 7,7 milioni di euro per la realizzazione di servizi di osservazione e prevenzione degli impatti dei cambiamenti climatici nelle aree naturali protette e nei siti di importanza comunitaria.

 

In questa cifra stanziata dal Ministero dell’Ambiente rientra l’acquisto e l’utilizzo di centosettanta veicoli alimentati a energia elettrica. Altri 2,4 milioni saranno impiegati per la realizzazione delle stesse attività nelle aree marine protette, che riceveranno in dotazione cinquanta mezzi a basse emissioni insieme alle apparecchiature tecnologiche necessarie allo svolgimento dell'attività di sorveglianza e di monitoraggio.

 

Gli stanziamenti, previsti dal protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente insieme alla Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali, hanno l’obiettivo di promuovere specifiche iniziative nelle aree protette nazionali e comunitarie per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra.

 

Per raggiungere lo scopo, oltre alla diffusione dei mezzi elettrici e al miglioramento tecnologico dei sistemi di sorveglianza, il documento prevede la diffusione di azioni rivolte all'efficientamento energetico delle strutture presenti nelle aree naturali protette, allo sviluppo di energie rinnovabili, all’organizzazione di eventi volti alla sensibilizzazione delle comunità locali e dei numerosi visitatori sui temi della mobilità sostenibile, della riduzione delle emissioni e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

Si pensi che ogni anno i parchi nazionali e le aree naturali protette d’Italia generano un giro d’affari di due miliardi di euro, un tasso occupazionale pari a circa ottantamila posti di lavoro e circa trentaquattro milioni di visitatori, numeri significativi se rapportati all'impatto che una buona (o cattiva) abitudine può avere sulla salvaguardia dell'ambiente e dei contesti economico-sociali a essa collegati.

 

20 febbraio 2019