Oggi l’auto elettrica è il simbolo della nuova mobilità. Ma pochi sanno che ha una lunga storia: affonda le sue radici negli anni della nascita dell’automobile. Anche l’Italia, proprio a fine ‘800, ha avuto la sua prima auto elettrica, grazie al Conte Giuseppe Carli, imprenditore toscano innamorato dell’innovazione, che sulle montagne della Garfagnana aveva fondato la Fabbrica Tessile, guidata dal suo amico ingegnere Francesco Boggio.

Carli era convinto che lo sviluppo industriale passasse dalla mobilità: in poche parole, dalla diffusione dell’automobile. Ma quale auto? Le prime auto con motore a combustione interna erano rumorose e difficili da guidare, e il combustibile ricavato dal petrolio era maleodorante.

Carli era poi un grande ammiratore dell’elettricità, e su quest’ultima che cadde la sua scelta.  Il 1° ottobre 1891, il Corriere della Garfagnana pubblica un articolo entusiastico: è nata la prima auto elettrica in Italia, l’auto del Conte Carli, progettata dall’Ingegner Boggio. Sembra una specie di triciclo a tre ruote, a due posti. Il motore, da un cavallo, fa 3mila giri al minuto. Velocità di crociera, 18 km/h; durata delle batterie, circa 10 ore.

Carli brevetta la sua invenzione elettrica: vuole realizzarla su scala industriale e commercializzarla. Per dimostrarne la validità, iscrive l’auto alla gara automobilistica Parigi-Rouen del 1894. Carli e Boggio, però, vengono trattenuti alla frontiera dai doganieri francesi per problemi burocratici.

Il giornale milanese “L’elettricità” scrive: “La sola vettura elettrica iscritta era ferma alla dogana proprio quando avrebbe dovuto percorrere le vie di Parigi. L’elettricità non avrà rappresentanti da opporre al petrolio e al vapore?”

La risposta è no, in quel luglio 1894. Ma l’idea di Carli si rivelò lungimirante: negli anni successivi le auto elettriche ottennero diversi successi. Se a un uomo di fine ‘800 aveste chiesto se il futuro dell’auto fosse elettrico o a combustione, quasi certamente avrebbe risposto elettrico. Il ‘900, però, fu il secolo delle auto con motore a combustione termica, grazie ai progressi dell’industria meccanica e petrolchimica, mentre l’auto elettrica non ebbe lo stesso sviluppo.

Fino ad ora, però.  Perché se possiamo pensare a un futuro elettrico per la nostra mobilità, lo dobbiamo anche al Conte Carli, creatore della prima auto elettrica italiana.

Volete ascoltare la storia completa di Giuseppe Carli e della sua auto elettrica? La trovate nel podcast “Rumors d’ambiente – Alla ricerca della sostenibilità”, qui.

19 ottobre 2021