Entrata in vigore lo scorso 1° gennaio, la Legge 145/2018 – nota come “Manovra 2019” – prevede una serie di misure rivolte al settore dei trasporti, a partire dal cosiddetto bonus/malus ecologico per l’acquisto di nuovi veicoli. 

Sono stati introdotti infatti, in via sperimentale, incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi: per gli anni 2019, 2020 e 2021 è previsto un contributo tra i 1.500 e i 6.000 euro per chi acquista (anche in locazione finanziaria) e immatricola in Italia un veicolo nuovo a basse emissioni inquinanti – inferiori a 70 g/km – quindi, in buona sostanza, un’elettrica o un’ibrida.

Questo contributo viene erogato in base al numero dei grammi di CO2 emessi per chilometro. In caso di rottamazione del vecchio veicolo, è pari a 2.500 euro – se le emissioni sono comprese tra 21 e 70 g/km – e pari a 6.000 euro se comprese tra 0 e 20 g/km. In assenza di rottamazione, invece, l’incentivo è di 1.500 euro se le emissioni sono comprese tra 21 e 70 g/KM, e di 4.000 euro se comprese tra 0 e 20 g/KM.

La manovra prevede nel contempo una serie di disincentivi, sotto forma di tasse, per l’acquisto di autovetture nuove con emissioni di anidride carbonica superiori al limite di 160 g/km. Così come nel caso del bonus per l’acquisto di auto elettriche, il malus è modulato in base a quattro fasce di emissioni: si va da un minimo di 1.100 euro a un massimo di 2.500 euro.

Auto elettriche sì, ma non solo. La manovra prevede una nuova detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l'acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica per i veicoli alimentati a energia elettrica.

Per l’erogazione di tali contributi è stato istituito un apposito Fondo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con una dotazione di 60 milioni di euro per il 2019 e di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

 

15 gennaio 2019