Dalla ricerca del Gruppo Piaggio nell’ambito dell’emobility, è scaturito un modello che ha l’obiettivo di andare incontro a una crescente sensibilità verso i temi ambientali e di fornire soluzioni tecnologiche per un habitat urbano sempre più vivibile. Il cuore di Vespa Elettrica è una Power Unit in grado di erogare una potenza continua di 3,5 chilowatt, per un’autonomia massima di 100 chilometri, valore che non subisce variazioni tra circuito urbano ed extraurbano, grazie a una batteria agli ioni di litio e a un sistema di recupero dell’energia cinetica che la ricarica automaticamente nelle fasi di decelerazione.

In esclusiva per Homo Mobilis, ecco la testimonianza del Gruppo Piaggio sulla genesi e lo sviluppo del veicolo.

 

Parliamo della nuova Vespa Piaggio, un classico che diventa green. Con quale visione avete definito il vostro passaggio all’elettrico?
In realtà il Gruppo Piaggio lavora all’elettrico da molti anni. Basti pensare che il primo Ape elettrico è del 1975, negli anni ’90 è arrivato il primo scooter bimodale (Zip&Zip) che univa le due motorizzazioni (termica ed elettrica). Sempre a firma Piaggio è stato il primo scooter ibrido al mondo, ormai più di dieci anni fa. Questa volta, tuttavia non parliamo semplicemente di uno scooter elettrico. La Vespa Elettrica è un simbolo del Made in Italy, conosciuto e amato in tutto il mondo, che unisce un’avanzata trazione elettrica alla connettività totale e all’elettronica di avanguardia.

 

Guidare la Vespa è da sempre sinonimo di libertà. Avete paura che la cosiddetta range anxiety possa minare questa libertà?
Vespa Elettrica ha una percorrenza che arriva fino a 100 chilometri e anche spremendo il motore al massimo non si scende mai sotto gli 80 chilometri. Siamo al di sopra della percorrenza media di un normale scooter in città. Inoltre, servono quattro ore per una ricarica completa ma basta un’ora per avere tutta l’autonomia che serve in città.

Avete progetti che riguardano l’ecosistema dentro cui la Vespa elettrica si muoverà, come i punti di ricarica o i circuiti?
C’è molto da fare, la rete di colonnine sarà decisiva per il successo di tutti i veicoli elettrici a due o quattro ruote. Dobbiamo investire in queste infrastrutture per migliorare le nostre città.

 

La Vespa elettrica è disponibile da poco ma è già un successo. Parte di questo successo è sicuramente da ricondurre al suo design inconfondibile. Quanto conta lo stile in un prodotto nuovo che però ha in sé un fortissimo family feeling?
Nel caso di Vespa è un fattore decisivo. Vespa elettrica infatti non è che l’evoluzione di un concetto, di un’idea che ha saputo continuamente rinnovarsi per rimanere sempre all’avanguardia ma identica a se stessa. Anche grazie a uno stile unico e distintivo. Della prima Vespa del 1946 non è rimasta neanche una vite. Eppure è sempre, inconfondibilmente, una Vespa.

Prevedete nuovi modelli elettrici?
Certo, non ci fermeremo. Tanti altri nostri veicoli sono nel cuore di molti. È naturale pensare a un futuro con versioni elettriche di veicoli che dovranno essere leggeri, facili, alla portata di tutti per garantire quel valore assoluto che è la libertà di movimento.

 

15 marzo 2019