È ancora Zurigo, per il quarto anno di fila, la città più “intelligente” al mondo, secondo lo “Smart City Index 2024” dell’Institute of Management Development (IMD) con la World Smart Sustainable Cities Organization (WeGO) che ogni anno classifica le città più smart del pianeta in base a diversi parametri: salute e sicurezza, diffusione della mobilità sostenibile, offerte culturali e per il tempo libero, uso di piattaforme digitali per la fruizione di servizi pubblici, opportunità di lavoro, trasparenza ed efficienza della pubblica amministrazione. L’Index è elaborato prendendo in esame 142 città in tutto il mondo con sondaggi rivolti ai cittadini, valutando l’impatto della tecnologia sulla vita quotidiana e le infrastrutture urbane. 

La mobilità sostenibile, l’efficienza delle soluzioni tecnologiche e dei servizi pubblici hanno permesso alla città svizzera di tornare sul gradino più alto del podio, seguita da Oslo, Canberra, Singapore, Copenaghen, Losanna, Londra ed Helsinki. Fanno il loro ingresso nella “top ten” di quest’anno Ginevra, che guadagna cinque posizioni, e Abu Dhabi.

E le città italiane? C’è ancora molto da fare, almeno stando a questa edizione dello “Smart City Index”: le tre città italiane presenti in classifica, Bologna, Milano e Roma, registrano infatti un netto calo. Bologna passa dal 51esimo al 78esimo posto, soprattutto a causa della scarsa qualità dell’aria, del traffico e delle scarse opportunità lavorative. Milano, 91esima, è penalizzata soprattutto dalla scarsa qualità dell’aria, mentre il 133esimo posto di Roma è giustificato dall’inefficienza dei trasporti pubblici, dalla cattiva gestione dei rifiuti e dalla “scarsa trasparenza nella governance”.

Gli italiani che hanno partecipato al sondaggio per lo Smart City Index 2024 hanno individuato le priorità per migliorare le proprie città: dalla gestione dei rifiuti alla maggiore efficienza dei trasporti pubblici; dalla qualità dell’aria, per cui si richiedono maggiori interventi concreti per ridurre l’inquinamento, alla maggiore partecipazione delle persone nelle decisioni che riguardano la città, un elemento sempre più importante per poter davvero parlare di “smart city”. 

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26 aprile 2024