+16%: continua a crescere a doppia cifra il mercato delle due ruote a motore in Italia, secondo gli ultimi dati di Confindustria ANCMA (novembre 2021 vs novembre 2019), e le immatricolazioni sono tornate ai livelli pre-pandemia.

La vera sfida, però, è la diffusione della mobilità elettrica anche tra le due ruote: molti costruttori stanno presentando veicoli a due ruote e a trazione elettrica, come abbiamo visto all’ultima edizione di EICMA, il salone internazionale del motociclo che si è svolto a Milano dal 25 al 28 novembre scorsi. Ma il mercato delle due ruote elettriche deve ancora vivere il suo momento di svolta. Di questo, e del futuro prossimo del settore motociclistico, abbiamo parlato con Pietro Meda, Presidente di EICMA.

Com’è andata quest’ultima edizione di EICMA, la prima post-pandemia?

Un’edizione straordinaria, un bilancio oltre le aspettative. EICMA quest’anno ha visto la partecipazione di 820 marchi del settore delle due e tre ruote, e 342.644 presenze. Un successo che riflette l’impegno di tutta l’industria e soprattutto ci riporta all’altezza del trend storico della manifestazione.

Le principali novità di quest’anno?

Le soluzioni legate alla nuova mobilità. L’attenzione alla sostenibilità è un nuovo, importante driver: un aspetto a cui abbiamo dato ampio spazio anche su richiesta delle aziende, ad esempio con l’area test per le biciclette elettriche, una novità ad EICMA, che ha permesso ai visitatori di avvicinarsi al mondo delle e-bike.

Le e-bike hanno conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi due anni. Un trend che resisterà?

Più che un trend, una realtà che non si può più ignorare. Le e-bike resteranno: hanno permesso infatti un’estensione dell’offerta di mercato e la nascita di un nuovo tipo di sport, mobilità e divertimento. Ha esteso a tutti la possibilità di poter utilizzare la bicicletta.

Quali tendenze per il settore per i prossimi anni?

Sicuramente continueremo ad assistere ad una crescita delle e-bike. La mobilità elettrica a due ruote andrà capita e interpretata, e questo non dipende solo dai produttori. La sostenibilità la farà da padrone: penso sarà il minimo comune denominatore dell’evoluzione del settore nei prossimi anni. Quindi sempre due ruote, sempre più sostenibilità.