Non solo grandi città: spesso è dai piccoli Comuni che partono buone pratiche di sostenibilità, attenzione all’ambiente e al territorio, piani di sviluppo della mobilità elettrica. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Sestri Levante (Genova), Valentina Ghio, che fin dall’inizio del suo mandato nel 2008 ha puntato su diverse iniziative legate alla sostenibilità.

 

Sestri Levante è un “Comune virtuoso” di Legambiente, impegnato in diverse iniziative sul fronte della sostenibilità: può raccontarcele?

 

Ho voluto puntare su progetti orientati alla sostenibilità ambientale, che si riflettono poi nella valorizzazione del nostro territorio. Abbiamo lavorato sull’ampliamento del verde pubblico, raddoppiandone l’estensione con due nuovi parchi e riqualificando quelli esistenti, abbiamo aderito alla “Strategia rifiuti zero” passando anche a un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che ci ha consentito di aumentare dal 32 al 75 la percentuale di raccolta differenziata e aprendo il “Mercato del riuso”, un luogo dove è possibile consegnare oggetti che non utilizziamo più e che potranno essere ritirati, gratuitamente, da altre persone. Abbiamo promosso l’utilizzo delle fontanelle pubbliche, che ha consentito il risparmio di oltre 970.000 bottiglie di plastica, eliminato la plastica dalle mense e dagli asili, promosso l’installazione di un distributore di latte e sostenuto la “pannolinoteca”: punto di riferimento per i genitori che hanno scelto di utilizzare i pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta. Stiamo avviando un progetto di sostegno agli organizzatori di sagre ed eventi per eliminare l’uso della plastica per le stoviglie monouso. Ancora, abbiamo completato la sostituzione dell’intera rete di illuminazione pubblica con tecnologia a led, che ci consente un risparmio energetico del 58%, sosteniamo l’associazione “Sentieri a Levante” che si occupa della cura della rete sentieristica del nostro territorio, abbiamo avviato una rete di Orti Urbani – anche con il coinvolgimento della scuola – e sostenuto iniziative per promuovere l’utilizzo della bicicletta.

 

Qual è l’atteggiamento dei cittadini rispetto a questa sensibilità dell’amministrazione?

 

Il nostro è un complesso insieme di attività che portiamo avanti sicuri di andare nella direzione giusta. Consapevolezza che ci viene data anche dalla risposta dei cittadini, che per ogni attività e cambiamento messi in atto si sono mostrati collaborativi, consapevoli e molto attivi.

 

Siete un comune costiero: come vi state muovendo sul fronte della sostenibilità in questo ambito, sempre più importante a livello mondiale? Avete iniziative specifiche dedicate alla mobilità sostenibile in mare?

 

Stiamo cominciando a lavorare anche su questo tema attraverso la costituzione di un “Tavolo Blu” che riunisca tutti i soggetti che hanno in qualche modo a che fare con il mare. In agenda troveranno spazio anche le tematiche legate alla mobilità sostenibile, sfida che dovrà tenere in considerazione tutte le connessioni legate all’ambito economico e turistico.


In questo scenario, come si colloca la mobilità elettrica su gomma?

 

Abbiamo promosso l’installazione di due punti per la ricarica delle auto elettriche: un primo passo per dare supporto una mobilità più sostenibile. Lavoriamo molto sul tema della ciclabilità, sia con l’ampliamento della rete di piste ciclabili e il servizio di bike sharing, sia come capofila di un progetto europeo per la promozione dell’utilizzo della bici elettrica a scopo turistico, come mezzo per scoprire il territorio grazie alla creazione di una rete di servizi a supporto di questo tipo di mobilità.


Quali a suo parere le misure da prendere anche a livello regionale e nazionale per incentivare la mobilità green e supportare i Comuni in questo senso?

 

Le misure regionali prevalenti dovrebbero riguardare fondi specifici e progettazione integrata per estendere la rete ciclabile a tutta la Regione, a partire dalla fascia costiera. Inoltre, incentivare un sistema di trasporto pubblico intermodale che potenzi i collegamenti ferroviari connettendoli ad altre modalità di trasporto pubblico locale o ciclabile, disincentivando l'utilizzo dell'automobile. Anche studi specifici sulle modalità più funzionali di potenziamento del trasporto via mare potrebbero servire per sviluppare questa modalità di collegamento.