novembre 2022

 

Cosa succede a una start-up quando finisce la fase di “start”? In un momento storico dove il crescente bisogno di innovazione a volte fa sembrare più importanti i progetti dei prodotti, è interessante scoprire cosa succede alle idee che smettono di essere tali e diventano realtà con un po’ di storia e molte prospettive.

È il caso di Jojob, il servizio di carpooling per pendolari che l’anno scorso si è aggiudicato il Premio Speciale Repower per l’Innovazione. Con Gerard Albertengo, CEO e founder di Jojob, abbiamo cercato di capire come si sta evolvendo questo progetto in un momento in cui la mobilità sostenibile – sotto il profilo ambientale, ma anche economico – rappresenta uno dei settori più effervescenti. “Il 2022 è stato un anno di forte ripresa per la mobilità in generale – racconta Gerard Albertengo – e dal mese di marzo abbiamo iniziato ad assistere a una rapida crescita dell'interesse e conseguentemente del fatturato. Da giugno, il tasso di crescita è tornato ai livelli pre pandemia e oggi misuriamo un tasso di adesione alla piattaforma addirittura superiore a quello del 2019. Nei due anni di pandemia, con il nostro mercato completamente congelato, abbiamo investito molto sia in tecnologia sia nell'organizzazione del lavoro, adottando la metodologia agile. Tali innovazioni ci consentono oggi di generare volumi superiori al passato pur avendo dimezzato il numero di risorse”. 

Qual è stato l'impatto del Premio vinto lo scorso anno?

“Aggiudicarsi il Premio Speciale Repower per l’Innovazione è stato innanzitutto un gradito riconoscimento per i sacrifici e i risultati raggiunti dall'intero team in un periodo particolarmente complicato. Questo ci ha confermato che eravamo sulla strada giusta rendendoci tutti più soddisfatti all’interno della squadra. Crediamo inoltre che la visibilità mediatica e l'autorevolezza del premio abbiano fatto crescere la nostra credibilità sul mercato con benefici di medio e lungo termine che avremo modo di continuare ad apprezzare anche in futuro”.

In che modo la pandemia ha impattato sulle abitudini dei commuter? La mobilità è stata ripensata dopo il Covid?

"La pandemia ha lasciato segni importanti sul modo in cui concepiamo la mobilità, anche in termini di sicurezza, e ci ha permesso di mettere in dubbio la sua stessa utilità. L'aver dovuto provare, obbligatoriamente, lo smart working ha reso le aziende più fiduciose verso la validità di questa soluzione e i lavoratori più sensibili ai tempi di percorrenza dei tragitti pendolari e ai costi connessi. Oggi lo smart working si sta stabilizzando in una forma ibrida, fatta da giorni in presenza e giorni da remoto. In questo scenario è cambiata l'esigenza di mobilità, rendendo sempre più importante l'accesso a mezzi di trasporto flessibili e possibilmente economici. In conclusione, il numero dei pendolari è rimasto pressoché invariato, ciò che è cambiato è la frequenza del pendolarismo e l'aspettativa verso i mezzi di trasporto". 

Quali sono le prossime sfide di Jojob?

“Jojob sta affrontando un mercato in forte crescita, anche grazie alla normativa PSCL (Piano Spostamenti Casa Lavoro, ndr) e alla crescente attenzione verso l'ambiente e l'energia. Ci aspettiamo un futuro caratterizzato da un'ulteriore crescita, probabilmente ancor più marcata, e con una domanda sempre più matura ed esigente. Dobbiamo essere in grado di costruire un'infrastruttura di trasporto in carpooling in Italia e questo significa aumentare esponenzialmente la densità dei viaggi offerti, innalzare la qualità della user experience e indurre le amministrazioni pubbliche ad aggiornare, ovvero creare, la normativa affinché il carpooling possa essere considerato un trasporto collettivo meritevole di sostegno e di incentivi”. 

Quali sono i progetti per il 2023 di Jojob?

“Nel 2023 contiamo di raggiungere quota 500mila passeggeri trasportati e di coprire in modo capillare tutto il territorio italiano, collegando le principali direttrici di traffico pendolare. Per fare questo potremo contare sulle nostre risorse, ma siamo certi che il contributo dei fondi di investimento potrebbe accelerarne il processo e garantire ottime performance”.