ottobre 2022

 

Dici Chianti e pensi vino. Certamente. Ma questa zona, una delle più iconiche della Toscana, è la culla di un’altra meravigliosa tradizione, letteralmente millenaria, dato che le sue origini risalgono al Medio Evo: la terracotta. Precisamente, nel paese di Strada in Chianti, è nata e opera Enzo Zago Terrecotte.

“L’azienda, fondata da mio padre Raffaele nel 1960, lavora nell'Antica Fornace Ricceri, risalente ad almeno 150 anni fa. Nel 1992 ho assunto la direzione dell’impresa, rinnovandola e ampliandola, ma con la volontà di mantenere viva la tradizione artigianale della produzione locale di terracotta nella zona”, racconta Enzo Zago. Aggiungendo all’artigianalità un tocco artistico, Enzo e sua moglie Lorella hanno dato  vita a creazioni in terracotta realistiche e particolareggiate. La produzione di vasi, orci, statue e complementi d'arredo spazia dalle linee classiche a quelle contemporanee, permettendo la massima personalizzazione. Negli anni, Enzo Zago Terrecotte ha arredato con i suoi prodotti hotel e altre location in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone e India. “La nostra azienda è conosciuta soprattutto per la produzione di vasi in terracotta di grosse dimensioni, interamente fatti a mano. Il procedimento per la realizzazione dei nostri prodotti è totalmente naturale e necessita di pochissimi strumenti: una volta lavorata la terra, il composto viene calcato dentro degli stampi in gesso che conferiscono la forma del vaso. Il tutto viene lasciato seccare all’aria fino a quando non viene rimosso lo stampo e la terra si è solidificata. Viene quindi poi rifinita dalle mani dei nostri artisti. Conclusa la produzione del vaso, è prevista una seconda asciugatura, che può durare da pochi giorni a qualche mese. A questo punto, il prodotto viene cotto in forno a oltre mille gradi per 36 ore. Come ultimo passaggio, il prodotto è immerso nell’acqua per circa mezz’ora in modo da diventare resistente anche alle basse temperature”.

Una realtà produttiva che nasce nel segno della sostenibilità e non ha avuto bisogno di alterare i propri procedimenti rispettosi dell’ambiente. “Utilizziamo poche materie prime: la terra, che troviamo nella cava adiacente alla nostra fornace, e l’acqua. Due elementi – continua Enzo Zago – naturali e indispensabili per la vita. Inoltre, potendo disporre di un forno piuttosto ampio, cerchiamo di ridurre al minimo il suo tempo di utilizzo, massimizzando il numero di oggetti cotti durante il tempo di accensione. Abbiamo anche messo a punto un metodo per ridurre gli sprechi, utilizzando il calore emanato dal forno per diffonderlo nella zona dell’essiccazione, ottimizzando in questo modo le risorse”.

Con quest’attitudine, è stato altrettanto ‘naturale’ rivolgersi a un fornitore di energia come Repower “che abbiamo conosciuto in modo casuale, tramite il passaparola e le ‘recensioni’ positive di alcuni colleghi. Repower ci fornisce l’energia elettrica e il gas, indispensabili per il nostro business, e con loro cerchiamo di utilizzare fonti energetiche dal ridotto impatto ambientale”.