luglio 2023

Il passaggio alla mobilità elettrica come nuovo standard per gli spostamenti rappresenta un cambiamento epocale, destinato a rivoluzionare le regole del gioco (tecnologico, economico e sociale). E, come tutte le grandi innovazioni, porta con sé storie affascinanti di idee e scoperte. Buona parte del dibattito sulle e-car è legato alle tecnologie di ricarica e di storage ed è su questo che si è concentrata la ricerca, come dimostrano la qualità e la quantità delle innovazioni del settore. Una di queste è la cosiddetta ricarica “a induzione dinamica”, messa a punto dalla start-up israeliana Electeron. La sua particolarità è che si attiva durante la guida, senza necessità di fermarsi, grazie a un circuito presente sotto l’asfalto che entra in funzione al passaggio del mezzo, dotato di dispositivo che dialoga con quello stradale. L’avvincente storia di questa innovazione, che ha degli ambiti di sperimentazione in tutto il mondo, Italia compresa, è raccontata in questo episodio di Rumors d’ambiente, il podcast di innovazione e sostenibilità realizzato da Repower.

 

Rispetto a tutte le grandi innovazioni, la mobilità elettrica non fa eccezione anche per un altro aspetto, quello di essere accompagnata da una buona dose di diffidenza, spesso generata da una non conoscenza, il cui risultato è un’abbondante quantità di fake news. Ha provato a smantellarle Filippo Solibello, che, in un altro episodio di Rumors d’ambiente,  ha intervistato il professor Nicola Armaroli, dirigente di ricerca del CNR, che si è concentrato sui due principali pregiudizi legati alla ricarica delle auto elettriche: la scarsità di infrastrutture di ricarica e i relativi tempi. In realtà, il PNRR prevede lo stanziamento di oltre 700 milioni di euro per la costruzione di 21mila colonnine sul territorio italiano e le moderne tecnologie di ricarica rapida permettono di espletare la pratica in pochi minuti. Senza contare la possibilità di vivere gli spostamenti in modo completamente nuovo anche a livello esperienziale, senza rumori e senza emissioni. Il passaggio all’elettrico rappresenta non tanto il futuro, quanto il presente della mobilità e conoscerlo è il modo migliore per viverne i vantaggi.