febbraio 2023

 

“Lavori in corso”. Un grande classico di questo periodo, soprattutto nelle grandi città, è quello di imbattersi in cartelli e transenne che segnalano i lavori ai lati delle strade. Che cosa sta succedendo? Probabilmente si stanno istallando infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Che l’orizzonte della mobilità sarà sempre meno legato ai combustibili classici, è un dato di fatto. I mezzi elettrici e quelli ibridi sono destinati a diventare il “new normal”. E il contesto deve essere pronto per accogliere questo epocale cambio di passo. A partire dai punti di ricarica, ormai esistenti in diverse tipologie.

 

L’Italia, come il resto dell’Europa, ha approvato diversi interventi in questo senso. È di pochi giorni fa la notizia che il Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica ha emanato due decreti che consentiranno linstallazione entro i prossimi tre anni di oltre 21 mila stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, nelle superstrade e nei centri urbani italiani, grazie ai 713 milioni di euro previsti dal PNRR. Entro la fine del 2025 saranno così installate almeno 7.500 stazioni di ricarica nelle strade extraurbane e 13.755 nelle città.

In particolare:

- nei centri urbani, è prevista l'installazione di infrastrutture di ricarica da almeno 90kW di potenza;

- sulle superstrade, saranno installate infrastrutture superveloci (da 175kW), soprattutto in stazioni di servizio e in aree di parcheggio esistenti, per garantire ricariche in tempi brevi adatte a itinerari di lunga percorrenza.

Saranno costruite anche stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio. L’obiettivo è naturalmente quello di promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica, in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione, e di ridurre l’emissione di gas climalteranti derivanti dai trasporti.

 

Gli italiani sembrano ben intenzionati ad abbracciare la mobilità elettrica: secondo un’indagine SWG, oltre il 60% potrebbe modificare le proprie intenzioni d’acquisto. Fra questi, il 24% è pronto ad anticipare l'acquisto di un'elettrica o di un'ibrida rispetto al 2035, data in cui è stato fissato dall'UE lo stop alla vendita di veicoli con motore termico. Inoltre, lo sviluppo del settore delle e-car è considerato una delle principali misure che si dovrebbero adottare per ridurre l’inquinamento, seconda solo all’incentivo dei mezzi pubblici. E avviare una grande campagna per l’installazione di colonnine di ricarica costituisce, sempre secondo l’indagine, l’azione prioritaria per preparare la transizione green in ambito mobilità.

 

Farsi trovare pronti per quanto riguarda la rivoluzione della smart mobility sarà sicuramente un modo per differenziarsi sotto il profilo innovativo e tecnologico, un asset fondamentale in qualunque tipo di business.