La mobilità elettrica al centro del dibattito politico nazionale ed europeo: se nel PNRR è stata prevista una misura per incentivare l’installazione di ben 20mila colonnine entro il 2026 fra aree urbane e superstrade, per un investimento di oltre 700 milioni di euro, è di questi giorni la notizia di accesso al “bonus colonnine” erogato dal MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - a sostegno delle infrastrutture di ricarica, attuando quanto previsto dal Decreto 25 agosto 2021.

 

Il contributo, dedicato a imprese e professionisti, è legato all’acquisto e all’installazione di strumenti per la ricarica di veicoli (colonnine o wallbox), successivi al 4 novembre 2021, che rispettino quanto previsto dalla delibera ARERA n. 541/2020/R/eel. L’art. 4 indica che i dispositivi ammessi al contributo debbano presentare le caratteristiche e le funzionalità tipiche degli strumenti di ricarica dotati di connettività, come ad esempio la regolazione della potenza di ricarica da remoto.

 

Vediamo come farne richiesta.

Per investimenti complessivi inferiori a 375mila euro, la piattaforma per richiedere il bonus è gestita da Invitalia, sul cui portale sono descritti i requisiti per l’accesso agli incentivi. La compilazione della domanda può avvenire dalle ore 10.00 del 26 ottobre 2023, mentre l’invio – chiarisce il MASE – sarà possibile a partire dal 10 novembre 2023. Per investimenti complessivi pari o superiori a 375mila euro, la richiesta deve pervenire tramite pec CRE1@postacert.invitalia.it, sempre dal 26 ottobre. La chiusura dei termini è fissata, per entrambe le modalità di trasmissione, alle 17.00 del 30 novembre 2023.

 

L’agevolazione è pari al 40% delle spese ammissibili sostenute dopo il 4 novembre 2021, che includono varie voci, la più rilevante delle quali è data dal costo di acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprendendo le spese di installazione, gli impianti elettrici, le opere edili necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Inoltre, tra le voci ammissibili troviamo anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo di acquisto e messa in opera.

 

Per il bonus sono stati stanziati 87,5 milioni: 70 milioni riservati alle imprese per l’acquisto e l’installazione di strumenti per la ricarica di veicoli sino a un valore di 375mila euro, altri 8,75 milioni per spese superiori a tale soglia e i restanti 8,75 milioni sono infine destinati ai professionisti. Ogni soggetto interessato può presentare una sola domanda di contributo, non cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese.