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Il futuro del turismo sostenibile: il podcast “Rumors d’ambiente – Alla ricerca della sostenibilità”

08 aprile 2025
Diario di viaggio

“La sostenibilità non è vincolo ma ispirazione, un modo per ritrovare un’idea di viaggio che sia davvero esperienza dell’altrove”: non ci sono parole migliori di queste di Pierluigi Sacco, economista della cultura e docente all’Università Chieti-Pescara, per introdurre la nuova stagione del podcast di Repower, “Rumors d’ambiente – Alla ricerca della sostenibilità”, che racconta una delle passioni più antiche dell’umanità: viaggiare.

La quinta stagione del podcast vi porta in viaggio tra le sfaccettature del turismo del futuro, provando a capire se il turismo sostenibile sia possibile, anche grazie all’uso intelligente delle tecnologie digitali. Sono, questi, alcuni dei tanti temi che Filippo Solibello – autore, divulgatore e conduttore radiofonico e televisivo –, affronta con i suoi ospiti: esperti di turismo, innovatori, scrittori, imprenditori e tante altre voci autorevoli. Il format prevede coppie di puntate, una a settimana, in dialogo tra loro: ad ogni intervista è abbinato un focus che racconta viaggi del passato e del presente attraverso approfondimenti e storie.

Da Edoardo Colombo, Presidente di Turism.ai, che descrive le potenzialità delle tecnologie digitali per il turismo sostenibile, a Marina Lalli, Presidente di Federturismo, che racconta come cambia il turismo in Italia, fino ai viaggi del passato come il mitico Orient Express”, treno dei re e delle spie, che nel 1883 inaugurò un nuovo modo di viaggiare.

Curiosi di ascoltare la nuova stagione di Rumors? Ecco un estratto dell’intervista a Pierluigi Sacco, economista della cultura e Presidente di Bourges Capitale Europea della Cultura, la cittadina francese che fa leva anche sulla ferrovia (lenta), per il programma che la vedrà Capitale della Cultura nel 2028.

Professor Sacco, ha senso accostare “turismo” e “sostenibilità”?

“Nell'800 avrei avuto bisogno di giorni e giorni per arrivare a destinazione, partendo da ambienti a me familiari per poi gradualmente prepararmi a contesti differenti. L’aereo ha cambiato tutto, permettendoci di saltare in poche ore tra Paesi diversissimi tra loro. Non abbiamo tempo per “prepararci”, così ci aspettiamo mete simili, quasi dei prolungamenti dei luoghi da cui proveniamo. Il turismo sostenibile va inteso in questo modo: ritrovare un’esperienza di viaggio che si prenda tempo, che ridiventi esperienza dell’altrove, della durata, del percorso. Viaggiare sviluppa curiosità e apertura mentale, ma se ci si sposta “da bolla a bolla”, si perdono questi benefici”.

Qual è la sfida del turismo all’epoca della globalizzazione?

“Il grande problema della globalizzazione del turismo è l'autenticità: grandi masse di persone che si spostano cercano a priori stereotipi e idee preconcette. Questo trasforma i luoghi a grande densità turistica in parchi a tema, i territori in pregiudizi: un circolo vizioso dove i turisti alla fine si annoiano, quindi pericoloso per il turismo stesso”.

Che soluzione vede?

“I luoghi che vogliono sopravvivere a livello turistico devono trovare spazi di sviluppo di identità che vadano oltre i bisogni “immediati” dei turisti. Un modello è quello del primo esempio di turismo di massa, i pellegrinaggi come quello verso Santiago di Compostela, che riuniva persone con interessi comuni da luoghi diversi d'Europa. Nel pellegrinaggio non si cerca solo un luogo ma anche un senso, diversamente da quanto fa il turismo mordi e fuggi. Il turismo contemporaneo deve ritrovare il senso del pellegrinaggio: il viaggio come riscoperta di sé attraverso l'altro”.

Vuoi ascoltare l’intervista completa a Pierluigi Sacco e le altre puntate già online? “Rumors d’ambiente” è online sul sito di Repower e su tutte le piattaforme di podcasting, da Spotify ad Apple Podcast.

 

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