
Cosa cresce all’ombra dei pannelli solari?
L’Italia sostenibile è sempre più agrivoltaica: lo scorso anno, su 304 pareri di VIA (Valutazione diImpatto Ambientale), rilasciati dalla Commissione PNRR PNIEC del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, 153 – sono stati relativi a questa tecnologia.
La sinergia tra produzione di energia fotovoltaica e agricoltura, grazie a pannelli opportunamente sopraelevati e distanziati per dare spazio alle coltivazioni, si sta dimostrando sempre più efficiente non solo sotto il profilo energetico, ma anche in ambito agricolo, grazie alla possibilità di ombreggiare i campi e di installare sistemi di monitoraggio.
Studi sperimentali confermano che la produttività della vite coltivata sotto impianti agrivoltaici, è aumentata del 15-30%, quella dell’insalata del 10%, mentre le colture foraggere hanno registrato incrementi di resa fino al 40%. A supporto di questa tecnologia c’è anche lo stanziamento previsto dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), pari a 1,1 miliardi di euro, per installare impianti agrivoltaici con una potenza complessiva di 1,04 GW e una produzione di almeno 1.300 GWh/anno, entro il 30 giugno 2026 (fonte: Forum Nazionale sull’Agrivoltaico).
Interessante anche la possibilità di razionalizzare l’irrigazione nelle coltivazioni sotto i pannelli solari: per il pomodoro, ad esempio, si è osservata una riduzione dei consumi idrici fino al 65%.
L’agrivoltaico rappresenta una possibilità di rilancio e valorizzazione dei territori, a dimostrazione che innovazioni come queste permettono agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di integrarsi con il paesaggio e le comunità in modo virtuoso per tutti.