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Cosa sta succedendo ai prezzi del gas?

04 febbraio 2025
L'energia è servita

Si è tornati a parlare dell’aumento del prezzo del gas! Ci aspetta uno shock del mercato come quello post invasione russa in Ucraina? Sono in arrivo rincari nelle fatture?

“Rispetto agli ultimi mesi i prezzi all’ingrosso del gas sono effettivamente aumentati”, chiarisce Luca Albini responsabile Planning e Pricing di Repower Italia. Nell’estate 2024, il gas naturale era venduto a circa 30-35 euro per MWh. Oggi siamo sui 47 euro, con un incremento indicativo di circa il 50%”. Percentuali sicuramente non irrilevanti, ben lontane però dalle cifre che hanno sconvolto il mercato nel 2022, quando il gas era scambiato a oltre 200 euro per MWh.


“Quello del 2022 è stato un aumento dei prezzi molto particolare, originato da una situazione politica grave. In poco tempo si è passati da una situazione di mercato lungo con tanta disponibilità di materie prime, superiore alla richiesta, e prezzi bassi e consolidati, a scenari diversi. Quando gli approvvigionamenti dalla Russia (da cui ricevevamo circa il 30-35% del gas) sono stati interrotti, abbiamo iniziato a consumare meno, anche grazie al clima mite dei due inverni successivi. E poi abbiamo iniziato ad acquistare gas da altri Paesi, come Africa, Medio Oriente, e soprattutto Stati Uniti. Cambiare fornitore ha cambiato anche la logistica, il gas proveniente da questi Paesi è infatti  liquefatto e arriva via mare con costi diversi da quello russo, che arrivava invece attraverso un gasdotto. Questo cambiamento ha portato a prezzi più alti e volatili, per questo rinunciare al gas russo è stato coraggioso, oltre che costoso. È in tutta questa congiuntura che va trovata la causa dell’aumento dei prezzi del gas delle ultime settimane”.

Durante il 2024 il prezzo del gas era sceso oggettivamente troppo per permettere una fornitura sostenibile via nave. “Inoltre, questa materia prima, in un contesto diverso e più competitivo rispetto a quello precedente alla guerra in Ucraina, ha destato le attenzioni di banche e fondi di investimento, portando a un livello più elevato di finanziarizzazione del mercato, con conseguenti rischi speculativi. Al momento gli organismi di regolamentazione, così  come le borse, sono al lavoro per provare a limitare la volatilità dei prezzi e a rendere le operazioni più trasparenti.

L'energia è servita