La leggenda del Poz dal Drago
C’era una volta un lago in cui viveva un terribile drago. Era verde e cattivo e aveva occhi rossi come il fuoco. Poiché era enorme e pesante, riusciva a malapena a muoversi. Ma nelle notti calme e di luna piena si metteva in attesa della sua preda. Il suo cibo preferito erano i bambini. Quando li vedeva camminare in riva al lago, li travolgeva con la sua lunga coda verde facendoli finire direttamente nelle sue fauci, inghiottendoli vivi. Nello stesso periodo, nella valle viveva un uomo malvagio che rubava e uccideva per far bottino di denaro e di oro. Nelle notti in cui la luna era nascosta dietro le nuvole e il vento soffiava così forte da non riuscire a udire la propria voce, lui ne approfittava per caricarsi addosso il bottino e trascinarlo lungo la riva del lago, dato che nell’oscurità e con la tormenta il mostro non poteva né vedere né sentire nulla. Era così riuscito a seppellire i suoi tesori in un prato vicino, il Prù dal Vent, sicuro che nessuno avrebbe mai trovato il suo nascondiglio. Ma una notte, mentre stava nuovamente scavando per seppellire la sua refurtiva, il cielo si aprì improvvisamente, rivelando una luna piena splendente che illuminò l’acqua, e il vento bruscamente cessò di spirare. Fu così che il drago individuò il furfante e lo afferrò con la sua brutta coda verde per mangiarselo. Ma l’avido ladro tenne stretto a sé l’oro e rimase così incastrato nel collo del drago. Il mostro dovette provare un terribile dolore perché, per liberare la gola, bevve tutta l’acqua del lago finché riuscì a inghiottire l’uomo con tutto il suo oro. Da allora, in questo punto rimane solo una pozza prosciugata. Alcuni abitanti della valle credono ancora oggi che sul Prù dal Vent, il prato ventoso, sia ancora sepolto il bottino di quell’uomo malvagio.