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La centrale eolica di Haldenstein, nei pressi di Coira, è l'unica del suo genere nei Grigioni

Dove soffia il vento

25 settembre 2023
Energie rinnovabili
Grigioni
Finora, l’energia eolica nel Cantone dei Grigioni è rimasta confinata nell’ombra. Le condizioni quadro devono essere chiarite definendo le zone idonee nel Piano direttore rivisto.

I possenti rotori della centrale eolica di Haldenstein, vicino a Coira, girano da poco più di dieci anni. Quando fu inaugurato da Calandawind AG nel giugno 2013, questo impianto era il più grande della Svizzera. Nel frattempo sono entrati in funzione altri parchi eolici, soprattutto nella Svizzera romanda, tuttavia nessuno nel Cantone dei Grigioni. Ciò non è dovuto a una mancanza di interesse, ma all’impossibilità di realizzare i progetti che sono stati pianificati nel tempo. Ad esempio, in una votazione consultiva nel 2019 la popolazione del Comune di Lugnez ha votato contro il progetto per un nuovo parco eolico. 

Sfruttare il 30% del potenziale

Nel maggio 2017, l’elettorato svizzero ha detto sì al potenziamento delle energie rinnovabili approvando la Strategia energetica 2050. Per i Cantoni, tale decisione è associata al compito di identificare nei loro piani direttori i corsi d’acqua adatti e le zone idonee per la produzione di energia eolica. Queste ultime hanno principalmente lo scopo di contribuire a garantire l’approvvigionamento di energia elettrica durante i mesi invernali, quando l’energia idroelettrica e solare forniscono rendimenti minori e più incostanti rispetto all’estate.

Il Cantone dei Grigioni si è messo all’opera già nel 2018. Gli organi competenti dell’Ufficio per lo sviluppo del territorio e dell’Ufficio dell’energia e dei trasporti hanno deciso di porre mano a una revisione completa del settore energia nel Piano direttore. L’obiettivo era aumentare la sicurezza giuridica per i progetti nel settore delle energie rinnovabili attraverso la definizione di aree potenziali di potenziamento. Inoltre, il nuovo Piano direttore avrebbe dovuto contribuire a raggiungere gli obiettivi di potenziamento della Confederazione. Questi prevedono una produzione annua di energia eolica di 400 GWh nel Cantone dei Grigioni entro il 2050, che corrisponde a circa il 30% del potenziale esistente di circa 1.300 GWh/a.

L'energia eolica, insieme all'energia solare, è una delle pietre miliari della Strategia energetica 2050.
L’energia solare ed eolica si completano a vicenda e rappresentano così importanti pietre miliari della Strategia energetica 2050. Foto: Calandawind AG : Calandawind AG

Stimolare la discussione

Per l’elaborazione del nuovo Piano direttore è stato necessario applicare in modo coerente un aspetto centrale della pianificazione territoriale: il bilanciamento degli interessi tra protezione e sfruttamento. In termini di aree potenziali per la costruzione di impianti eolici, ciò significava trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere la natura e il paesaggio e l’obiettivo di promuovere il potenziamento delle energie rinnovabili. «Allo stesso tempo, volevamo favorire una discussione sociale durante l’esposizione del nuovo Piano direttore», spiega Jacques Feiner, Responsabile pianificazione direttrice cantonale, Ufficio per lo sviluppo del territorio dei Grigioni. «Per questo motivo, abbiamo esteso il termine di esposizione prescritto da un mese a due mesi e mezzo e infine a cinque mesi e mezzo fino alla fine di settembre 2023». I risultati dell’esposizione pubblica non sono ancora noti, ma secondo Feiner la partecipazione è stata numerosa. 

Ogni comune decide autonomamente

La revisione del Piano direttore è stata anche oggetto di un intenso dibattito da parte dei media, dei comuni interessati e dei partiti politici. In alcuni casi sono state diffuse informazioni false, afferma Feiner. «Non è vero che l’individuazione di zone idonee nel Piano direttore compromette i processi politici». Il Comune (quindi l’elettorato) è comunque chiamato a decidere sulla variazione del piano di zona necessaria per la realizzazione di un parco eolico, e spetta successivamente alle autorità comunali concedere l’autorizzazione edilizia per le turbine. La popolazione interessata ha quindi sempre la possibilità di esprimersi a favore o contro un progetto eolico. A seconda della situazione, la definizione del Piano direttore potrebbe anche essere vista come un’opportunità, aggiunge Feiner. «Se un investitore mostra interesse nella realizzazione di un parco eolico in una zona idonea, ciò può avere un effetto positivo sulle finanze del Comune». I comuni al di fuori delle zone di idoneità, invece, non si possono avvalere di questa possibilità.

Valutazione completa

La selezione delle zone idonee per la revisione del Piano direttore si è basata sugli stessi criteri per l’intero Cantone: il potenziale produttivo di ogni zona è stato raffrontato con 61 interessi di protezione con ponderazione differenziata. In 52 zone gli interessi di sfruttamento hanno sostanzialmente superato gli interessi di protezione, per cui sono state incluse nella valutazione. Successivamente, queste zone sono state classificate in ordine di priorità in base a tre aspetti:

  1. Analisi dei valori d’uso: valutazione delle zone in termini di redditività economica, compatibilità sociale e impatto ambientale. Criteri puramente economici sono l’accessibilità, la natura del terreno o anche la vicinanza a punti di immissione di energia elettrica.
  2. Valutazione del paesaggio: criteri quali la visibilità dalle aree di insediamento circostanti e il disagio aggiuntivo. Nel caso di aree già edificate, si ipotizza un disagio inferiore rispetto ad aree incontaminate.
  3. Potenziale produttivo: potenziale di produzione di energia elettrica nel sito calcolato sulla base dei dati disponibili.

Tutti e tre gli aspetti sono stati inclusi in egual misura nella definizione delle priorità delle 52 aree. Il risultato è stato il seguente: 19 zone sono state assegnate alla categoria di idoneità A, 6 zone alla categoria B e 13 zone alla categoria C. Le restanti 14 zone sono state scartate. Il Piano direttore includerà le zone classificate come categoria A (potenziale totale 800 GWh/a) e B (200 GWh/a). La categoria B potrà però essere presa in considerazione solo se l’obiettivo di 400 GWh/a fissato dalla Confederazione non sarà raggiunto nelle zone della categoria A.  

Possibili aree di espansione per l'energia eolica nei Grigioni
Nel Piano direttore cantonale rivisto sono state assegnate alla categoria di idoneità A (blu scuro) 19 possibili zone di potenziamento per impianti eolici e 6 zone sono state assegnate alla categoria B (blu chiaro). Grafica: Cantone dei Grigioni

Qual è il futuro dell’energia eolica nel Cantone dei Grigioni? A partire da ottobre verranno valutati i dati registrati e si procederà alla revisione del Piano direttore sulla base di questa analisi. L’obiettivo è quello di sottoporre la revisione del Piano direttore all’approvazione del Governo nel 2024.      

Energia eolica nel Cantone di Zurigo

Anche il Cantone di Zurigo sta individuando zone idonee per l’inserimento nel Piano direttore cantonale. A tal fine, in una prima fase sono state modellate le condizioni ventose a 100 metri dal suolo. Successivamente, sono state individuate sulla base di criteri di esclusione diverse zone in cui lo sfruttamento dell’energia eolica non è ammissibile, ad esempio a causa di un potenziale di rendimento insufficiente, della vicinanza a zone abitate o della presenza di flora e fauna protette. Attualmente è in corso l’analisi dettagliata delle zone rimanenti in collaborazione con i potenziali comuni di ubicazione per impianti eolici, varie associazioni e con l’industria dell’energia eolica. In base a tali chiarimenti saranno quindi definite e trasferite nel Piano direttore le zone individuate come idonee. La revisione del Piano direttore sarà infine esposta pubblicamente, come già avvenuto nel Cantone dei Grigioni.

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